LA PSICOLOGIA DELLA SOFFERENZA

LA PSICOLOGIA DELLA SOFFERENZA

LA PSICOLOGIA DELLA SOFFERENZA

La psicologia della sofferenza

La sofferenza fa parte di ogni sport di resistenza, ma su tutto fa parte della vita. Imparare ad affrontare il disagio, il dubbio e il dolore del giorno della prestazione può aiutarti a raggiungere il tuo vero potenziale ed avere migliori strumenti per affrontare il tuo cammino.

Ci sono alcune cose da considerare quando quella voce nella tua testa inizia a dirti di rallentare, che non puoi farcela, che la cosa è troppo grande per te, che il dolore non lo sopporterai o che mille scuse fanno capolino nella tua testa. Il primo è che potrebbe dirti di rallentare perché il tuo corpo ha bisogno di qualcosa. A volte proviamo emozioni mentre lavoriamo sodo e quelle emozioni stanno effettivamente cercando di dirci di bere, mangiare o il tuo ritmo è troppo alto e devi rallentare. Invece di “combattere” quella voce o assecondarla immediatamente, cerca di capire cosa vuole dirti e che comportamenti tu solo puoi controllare, unisci le tue emozioni al pensiero razionale in modo di non essere sovrastato dalla paura. A volte cercare di “spegnere” la voce del mostro richiede più energia di quella necessaria per accettarla e poi contrastarla con il tuo “io migliore”.

Molte persone e atleti non si rendono conto di non essersi spinti più forte che potevano fino a quando non sono arrivati ​​alla fine della gara ed hanno scoperto di avere ancora energie nel serbatoio. Parte del motivo per cui le persone e molti atleti si trattengono è perché vogliono restare in sicurezza nella loro zona di comfort e non vogliono correre il rischio di uscire ed “esplorarsi” interiormente. Allenati alle “intemperie” alle cose che ti danno fastidio dimenticando l’obiettivo della prestazione ma concentrandoti sul “dove” puoi veramente arrivare e non dimenticare che per trovare quel tuo “io” migliore dovrai soffrire.

Quando ti stai spingendo al limite, una delle cose naturali che accadono alle Persone e a molti atleti è che iniziano a “negoziare” con sé stesse. Quando sei nel bel mezzo di una gara, o nel processo che deve portarti al raggiungimento del tuo obiettivo e stai producendo uno sforzo fisico e mentale può accadere che la “negoziazione” ti porti ad un adattamento tra il raggiungere l’obiettivo pensando che lo sforzo sia quello adatto e la paura di fallire se ti spingi al massimo. Una citazione del generale George S. Patton, che era anche un pentatleta olimpico:

Ora, se vuoi vincere la battaglia, devi fare una cosa. Devi fare in modo che la mente gestisca il corpo. Non lasciare mai che il corpo dica alla mente cosa fare. Il corpo si arrenderà sempre”.

Vincere la “negoziazione” ha una sola strada: allenarsi duramente, imparare cosa significa soffrire e spingerti oltre quel limite che non è la FINISH LINE.

La più grande strategia mentale che possiamo usare per la ricerca di raggiungere ciò di cui siamo capaci e non accontentarci di ciò che stiamo facendo è in primo luogo accettare che esistono elementi fuori dal nostro controllo e in secondo luogo, che in una competizione tutti devono affrontare questa realtà. Il meteo non è un elemento in nostro controllo ed allora una strategia è assicurarsi di allenarsi in condizioni meteorologiche avverse, è prepararsi affrontando ciò che nella vita dobbiamo affrontare, la fatica. Considera l’allenamento come un’opportunità per capire come correre la tua gara migliore quando le condizioni meteorologiche non sono ideali.

Avere i mantra (strumento del pensiero) scritti dove puoi vederli può essere un’ottima tecnica per diversi motivi. Uno dei motivi è che può servire come un potente innesco per aiutare a spostare la tua attenzione dall’interno (nella tua testa) all’esterno (di nuovo in gara).

Sotto stress, che sia vissuto come ansia o sofferenza e quindi insorgere dell’emozione paura, molti di noi tendono a concentrare la propria attenzione verso l’interno e a rimanere bloccati nei nostri pensieri. Allenarti alla visualizzazione può aiutarti a portare la tua concentrazione fuori da stesso e tornare nel come affrontare il momento o la situazione che stai vivendo senza farti travolgere dalla paura della sofferenza.

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