FOCALIZZATI SUL PROCESSO

FOCALIZZATI SUL PROCESSO

FOCALIZZATI SUL PROCESSO

Concentrati su ciò che riesci a controllare: accetta qualsiasi cosa accada e traine il meglio.

“Che cosa significa ricevere una educazione filosofica? Significa imparare ad applicare le presunzioni naturali alle cose particolari in modo conforme a natura; imparare a distinguere tra le cose, quelle che dipendono da noi e quelle che non dipendono da noi”

Epitteto

Saper distinguere fra ciò che è in nostro potere e ciò che ci sfugge è un qualcosa che dovremmo avere sempre a portata di mano per aiutarci ad affrontare qualsiasi situazione la vita ci presenti.

Dovremmo quindi rendere migliore quello che è in nostro potere, e delle altre cose usare come richiede la loro natura, ossia accettarle così come sono.

Immagina di avere tra le tue mani una bambola di pezza che ha le tue stesse fattezze, una specie di bambola voodoo. Con la tua bambola cammini verso la finestra, la apri e la butti in strada. Ora tu sei la bambola a terra in mezzo alla strada e sei li fermo sperando che il sole torni dopo settimane di grigiore, pioggia, nebbie e che ti capiti qualcosa di meraviglioso o un avvenimento fortunato. Ad un certo punto la vita da questa tua prospettiva riflessa dalla bambola diventa una girandola di emozioni. Sei la bambola immobile in mezzo alla strada, un cane di passaggio ti morde, un ragazzino ti da una pedata per giocare e un’auto ti investe. Caspita! Eri li fermo che aspettavi il sole e l’evento fortunato e nel volgere di qualche secondo ti ritrovi in un vortice infernale e pensi che la vita fa proprio schifo!

Nessuno farebbe una cosa simile alla propria bambola voodoo. Eppure, non fanno così quelli che si preoccupano di cose su cui non hanno controllo? Riprendi la tua bambola fra le mani e riprendi il controllo di te stesso e concentrati su ciò che riesci a controllare.

Ma cosa possiamo in realtà controllare? Solo poche ma importanti cose:

  • I nostri giudizi ed allora allenati ad osservare e ascoltare.
  • I nostri comportamenti volontari ed allora allenati ad agire.

È attraverso i nostri comportamenti volontari, capaci di produrre azioni che possiamo scegliere di perseguire o meno la virtù, raggiungere quella linea che rappresenta ciò di cui siamo capaci, il nostro potenziale, DAIMON, il nostro “Io” migliore.

Tutto il resto non dipende da noi: il meteo, le altre persone e le loro azioni, la nostra salute e tutto ciò che accade intorno a noi. Alcune cose dipendono dunque da noi e altre no e in sostanza dobbiamo individuare tre livelli di influenza che abbiamo sul mondo esterno:

  • Influenza forte: le nostre scelte in relazione a giudizi, comportamenti e azioni volontarie.
  • Influenza parziale: salute (nelle scelte di un regime di vita sano), ricchezza, relazioni e risultati dei nostri comportamenti.
  • Influenza nulla: meteo, etnia e circostanze esterne

Fai dunque mostra di quelle virtù, che sono interamente in tuo potere:

  • Coerenza
  • Credibilità
  • Carisma
  • Perseveranza
  • Tenacia
  • Onestà
  • Riservatezza
  • Equità
  • Giustizia
  • Conoscenza

Siamo i soli a poter impedire a noi stressi di coltivare tali qualità.

Concentrati sul processo

Possiamo scegliere le nostre intenzioni e azioni, ma il risultato dipende da variabili esterne, fuori dal nostro controllo. Per questo dobbiamo focalizzarci sul processo (che è sotto il nostro controllo) invece che sul risultato desiderato.

Il successo è determinato dal nostro sforzo di fare tutto quello che è in nostro potere ed è per tale motivo che dobbiamo avere dei processi, misurarli e misurare il valore dei nostri comportamenti e azioni.

Pensa alla metafora di Guglielmo Tell e di suo figlio per comprendere la necessità di controllare ciò che è in nostro potere. Quello che Tell può fare è estrarre la balestra, prendere la mira, trattenere il respiro e scagliare la freccia. Ora immagina la freccia attraversare l’aria in slow motion. Si muove verso la mela, è incontrollabile e ora Tell non può influire in alcun modo sulla freccia se non stare a guardare. Una raffica di vento improvvisa potrebbe deviarne il percorso, il figlio potrebbe muoversi, o sua madre potrebbe intervenire e farsi colpire al posto suo. Il punto è che Tell può fare del suo meglio fino al momento in cui scaglia la freccia, ma decidere se colpirà la mela o l’occhio del figlio non è in suo potere.

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