IL VELOCE E IL RESISTENTE

IL VELOCE E IL RESISTENTE

IL VELOCE E IL RESISTENTE

Ho conosciuto Giuseppe in occasione di una formazione ai Capi UTE in DENSO, focalizzata sulle soft skills e sulla Leadership. Anni di giocatore, allenatore, coach e soprattutto contaminazione da sport quale strumento fondamentale per saper essere Uomo in crescita, mi hanno fatto immediatamente riconoscere in Pino gli occhi che brillano di passione, quegli occhi capaci di trasmettere all’esterno quel potente WHY? che imprime dinamismo, miglioramento e resilienza in quanti sono capaci di mantenere vivo il bisogno di alimentare la mente.

Pino ha un curriculum professionale di grandissimo valore e merito e raccontarlo in questo intervento sarebbe cosa ardita e pertanto voglio raccontare il “dietro le quinte” di un Uomo in crescita che mi ha portato emozioni e ricordi legati ad un mio comune trascorso e capacità di rialzarmi.

La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo o troviamo qualcuno o qualcosa che ci fa cadere”

Confucio

Dal “diario” di bordo di Giuseppe durante la formazione :

Il corso sulle SOFT  SKILL arriva in un momento in cui il mio ruolo in azienda non è da titolare e soprattutto in un momento in cui si sta materializzando una specie di rassegnazione , di accettazione passiva, di perdita d’interesse per la sfida. Questo non sono io, si sta’ placando quello “spirto guerriero che dentro di me ruggisce”. Non sono io quello che ha la sensazione che è tutto inutile e non puoi cambiare lo stato delle cose.

Il corso tenuto da un Magistrale Marzio ZANATO che ha ovviamente il fine di sviluppare le competenze gestionali e quelle necessarie per perseguire il miglioramento continuo e’ riuscito a riaccendere quel faro che e’ dentro di noi e che ci illumina la strada. Ha dato delle nette risposte ad alcune domande intime e mi ha ricordato chi sono. Mi ha fatto capire che questa condizione di adagio non mi appartiene e non mi porterà da nessuna parte, condizionando sicuramente in senso negativo le relazioni e le mie ambizioni sportive.

Io ho bisogno di emozioni, di leadership , di far parte di chi determina l’evoluzione , la crescita.

Quindi si sono messi in moto dei meccanismi. Devo dare atto a Marzio che la modalità di presentazione degli argomenti non è stato di tipo didattico, semmai di grande coinvolgimento e stimolazione verso la classe, a tratti  con delle sottili provocazioni. Nelle ore che si sono succedute rapidamente non c’è mai stato lo “spiegone” del prof . che ti fa percepire quanto lui è in cattedra e quanto tu sei studente.

Semmai ho notato quasi il desiderio di carpire e condividere dalla classe spaccati di vita e di esperienze quasi ad arricchirsi .

Ovviamente essendo nel mio piccolo uno sportivo agonista, sono rimasto affascinato da come Marzio interpreta lo sport e la performance,  ammirato dalla sua tenacia al limite dell’inverosimile, dalla capacita’ di rinascere da eventi molto difficili, dal coraggio, si quel coraggio che mi ha colpito particolarmente come concetto in uno dei tanti video motivazionali condivisi.

Nelle 3 giornate di corso e’ venuto fuori prepotentemente l’aspetto umano e caratteriale di Marzio che e’ diventato il testimonial piu’ autentico e credibile degli argomenti e le linee guida che si stavano sviluppando

 Io mi sono commosso più volte di fronte ad una foto o un video, specialmente quello del NORSEMAN in Norvegia. Avere di fronte un coach che è lui stesso la dimostrazione  che i limiti sono nella nostra mente è assolutamente educativo , commovente e convincente. Grazie Marzio.

Pino il veloce :

Il ritorno all’atletica agonistica e’ stato il mio regalo per i 50 !

L’idea cullava già da un po’, ma in quel momento è diventata un esigenza . Dopo anni di dedizione alla famiglia e al lavoro,  dopo una separazione sentivo il bisogno di concentrarmi più su di me per cercare nuove sfide, nuove emozioni, aumentare la mia autostima ( Il mio WHY?)

E’ iniziato un percorso incredibile, un mix di disciplina, forza di volontà , sofferenza e gioie, che ha portato in 5 anni a risultati importanti per uno sprinter che non aveva alle spalle una scuola di atletica ma solo esperienze da ragazzo ai giochi della gioventù , seppure con 2 primati nazionali : 9.40 (80m); 10.80” (100m)

Da Master sono tra le prime 10 posizioni su 60, 80 e 100 in Italia. Ho ottenuto una 12° posizione agli europei di Jesolo sui 100 e una 18° sui 60 ai mondiali indoor di Torun.

Giuseppe ha visto bene !!! Io ho il bisogno nel mio percorso di “alimentarmi” di altrui esperienze e di rendere circolare e condivisa la conoscenza. Grazie Pino

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