PAURA

PAURA

PAURA

Non ho paura del covid-19 che esiste come altri virus.
Sinceramente non è una cosa che mi fa paura più di un tumore o di patologie ben più gravi che sono praticamente sempre mortali.
Più che altro mi fa paura tutto quello che sta succedendo intorno a me.
Mi fa paura passeggiare schivo tra uomini e donne imbavagliati, come se fosse normale. Mi fanno paura le comparsate da starlet televisive di scienziati che dovrebbero concentrarsi sulla ricerca di soluzioni vere che non inseguano una pandemia ma che contrastino ed aggrediscono il virus.
Mi fa paura il terrore che state incutendo alle persone, senza avere un minimo di equilibrio, di senso della misura, intenti a spettacolarizzare un evento tragico.
Mi fa paura che nessuno parli mai della fine di tutto questo.
Mi fa paura quando leggo che il mondo è cambiato per sempre, mi fa paura che non parliate di soluzioni che siano diverse dalla richiusura.
Mi fa paura che da 12 mesi ormai siamo in scacco di una malattia di cui nessuno conosce la reale pericolosità, sulla quale ci sono troppi dubbi, troppe ombre, troppi non detti.
Documenti secretati, silenzi, mezze verità, non mi fanno stare tranquillo.
Sia chiaro, il virus esiste.
Il punto però non è questo.
Il punto è che mi fa paura che qualcuno quasi si diverta a generare paura.
Mi fa paura che parliate ancora di chiusure, lock-down, di chiudere i negozi, i ristoranti, le scuole.
Mi fa paura che piano piano ci si stia abituando alla paura, ci si stia abituando a non abbracciarsi, a non darsi la mano, a non vivere.
E mi fa paura che respirare con un bavaglio in faccia, che copre bocca e naso, stia diventando normale.
Siete voi a farmi paura.

Mi ritengo cittadino del mondo per le opportunità professionali che mi hanno dato la possibilità di soddisfare il mio bisogno cognitivo di confronto, conoscenza e sviluppo personale attraverso incontro con altri modelli culturali e di pensiero. Entrando in aula formazione stamattina, la parete attrezzata mi ha inizialmente emozionato positivamente con il ricordo di uno dei molteplici viaggi per poi abbandonarmi alla tristezza causata da come una forma fondamentale di libertà ci sia stata strappata.

Tutto ciò fa paura.

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