6:30 di un normale 01.01.2021 o forse di un 32 dicembre 2020 perché come ti sei permesso di rubarci un anno di vita io ti maledico 2020 tenendoti in vita non facendo abbattere la mia voglia di vivere!
6:30 e si apre il portone della mia caverna dove caro il mio 2020 tu nulla hai potuto contrastare se non al contrario moltiplicare la mia determinazione.
Ogni giorno è una serie di conflitti tra il modo giusto e il modo semplice di fare le cose. 10000 immagini si espandono come un delta di fiume nella tua mente, ognuno promettendo il percorso più facile di fare le cose.
Il fatto è che stai risalendo il fiume, e quando fai questa scelta, quando decidi di voltare le spalle a ciò che è confortevole e sicuro, a ciò che qualcuno chiama buon senso, vivi un nuovo primo giorno. Da questo primo giorno, da questa tua scelta tutto diventa solo più difficile, quindi assicurati che questo sia qualcosa che vuoi perché la scorciatoia, la fuga, la via d’uscita sarà sempre lì, pronta a farti abbandonare, perciò, tutto quello che devi fare è alzarti in piedi.
Ma non lo farai, vero? Non sceglierai di abbandonare! Ad ogni passo segue la decisione di farne un altro. Sei sulla buona strada ora, ma non è il momento ancora di guardare quanto lontano sei arrivato.
Stai combattendo un avversario che non puoi vedere ma che puoi sentire. Sentilo mentre ti respira sul collo. Sai di cosa si tratta? Sai chi è? Sei tu. Sono le tue paure, i tuoi dubbi e le insicurezze, tutti uniti come una squadra di fuoco pronta a spararti. Ma non perderti d’animo, non è facile sconfiggerli, ma sono tutt’altro che invincibili.
Hai promesso di non fare scivolare e per questo il tuo braccio resterà teso, forte, audace, implacabile e fermo anche di fronte al rumoreggiare della tempesta ed al brontolare del diavolo.
Marzio
