Essere vivi significa respirare. Respirare significa assorbire ossigeno e rilasciare anidride carbonica. È aspirare aria pulita ed espirare aria tossica. È praticamente la cosa più semplice che facciamo.
È così facile che molti di noi diventano piuttosto compiaciuti nel farlo, per tutta la vita, semplicemente inspirando ed espirando. Fissando gli schermi dei computer, inspirando ed espirando.
Raggiungiamo ciò che i genitori desiderano per noi, inspirando ed espirando. Otteniamo un lavoro, inspirando ed espirando. Torniamo a casa dal lavoro, inspirando ed espirando.
Non è un risultato essere vivi. Non è una grande cosa respirare, camminare, correre, nutrirci e sostenere il supporto vitale necessario per mantenere il corpo sano e funzionante. Non è cosa eccezionale che ci mantenga in vita, voglio dire, lo facciamo tutti.
I veramente realizzati, quelli di cui parlano le persone, sono quelli che hanno davvero imparato a vivere veramente. Coloro che hanno fatto di più che semplicemente inspirare ed espirare.
Perché c’è un’enorme differenza tra essere vivi e vivere. Essere vivi è essere stagnanti. Lascia che la corrente ti trascini attraverso i ritmi e i movimenti mentre trattieni il respiro.
Essere vivi è come essere sulla scala mobile che si muove perpetuamente verso l’alto. Permette alle persone di essere trascinate verso il traguardo.
Vivere è qualcosa di completamente diverso. Vivere è togliere il respiro a qualcuno, perdere il respiro in certi momenti e dimenticare di respirare. È quasi il contrario di essere vivi, perché vivere sarà sempre più vicino alla morte.
La vita si rifiuta di lasciarti sottomettere dai ritmi della vita. Il vivere non perde mai un momento, un attimo. Vivere urla in agonia, mentre il respiro ansima. Vivere ride finché non riesci a riprendere fiato.
Vivere piange fino a quando preferisci non respirare mai più. Vivere è la sensazione che tutto potrebbe finire in un momento e tu saresti pronto per questo.
Vivere non significa preservare i tuoi respiri, contarli, guardarli entrare e uscire. Si tratta di dimenticare di respirare, approfondire passioni e opportunità, nuotare contro corrente e quasi annegare.
To be alive is to breathe. It’s to take in oxygen and release carbon dioxide. It’s to take in clean air and breathe out toxic air. It’s pretty much the easiest thing you do.
It’s so easy that a lot of us become pretty complacent in just doing that for the rest of our lives, just breathing in and out. Staring at computer screens, breathing in and out.
Getting that degree your parents want, breathing in and out. Getting a job, breathing in and out. Walking home from work, breathing in and out.
It’s no accomplishment to be alive. It’s no big thing to breathe, walk, run, feed yourself and sustain the necessary life support it takes to keep your body healthy and working. It’s really nothing that great to keep yourself alive, I mean, we all do it.
The really accomplished, the ones people talk about, are those who have actually learned how to truly live. Those who did more than just breathe in and out.
Because there is a huge difference between being alive and living. To be alive is to be stagnant. It’s to let the current drag you through the rhythms and motions as you hold your breath.
It’s standing still on the escalator that perpetually moves upwards. It’s letting people pull you towards the finish line, your body flopping unconsciously against the ground.
Living is something completely different. Living is taking someone’s breath away, losing your breath at moments and forgetting to breathe. It’s almost the opposite of being alive, because living will always be closer to death.
Living is refusing to let the rhythms of life drown you into submission. Living is never missing a moment. It’s screaming in agony, gasping for breath. It’s laughing until you can’t catch your breath.
It’s crying until you’d rather just never breathe again. It’s the feeling that everything could end in a moment and you’d be ready for it.
Living isn’t about preserving your breaths, counting them, watching them go in and out. It’s about forgetting to breathe, delving into passions and opportunities, swimming against the current and almost drowning.