Ciao Lillo, come te la passi lassù?
Sai cosa? Continui a essere un amico al quale penso quando quel “difficile” sembra insormontabile, quando voglio parlare e ascoltare qualcuno che è in difficoltà ed ha bisogno di aiuto. Oggi poi è il giorno del tuo compleanno e non posso mancare a questo appuntamento con il ricordo.
Ti avrò anche rotto i coglioni con questa storia di Jeremy Irons che ha scritto come noi tutti abbiamo le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni. A te non può fregartene una beneamata mazza di queste macchine, non le utilizzi, lì dove ti trovi, ma per me ancora qui sotto, sono l’unico mezzo per poterti fare gli auguri e sentirli vivi.
Se avessi la possibilità di riportarti qui, amico mio, ne approfitterei subito per farti salire su una di quelle macchine e non per riportarti su un campo da rugby o sulle rive del fiume Brenta a pescare, quanto in quelle serate trascorse da sbarbatelli a Lignano. Ne abbiamo trascorsi tanti di momenti spalla a spalla come giocatori e allenatori, ma il ricordo di quelle serate rinforza nella mia mente ancor più il legame di amicizia e credimi, che pensandoci, sento vivida la tua risata di quei momenti.
Mi piace riportare quanto ho scritto il giorno in cui abbiamo deciso di fare uscire allo scoperto la tua battaglia perché seppure abbiamo dovuto constatare l’impotenza di fronte all’ineluttabile crudele destino, qui ci sono i miei migliori ricordi che io ho di te amico mio.
Buon compleanno Lillo!
Marzio